Discutere delle sirene in una forma saggistica tradizionale non basta. L’autore ne è consapevole tanto da costruire un saggio sui generis che vira di continuo verso la storia d’amore, verso il racconto di come il desiderio sia il continuo deflagrare di un’immaginazione in cerca di una forma in cui incarnarsi.
Giorgio Vasta, La Repubblica
Tutto sottolinea la preziosità dell’oggetto. Ad ogni pagina un dettaglio richiama alla mente libri antichi, classici e medievali, come se le forme volessero accompagnare il contenuto; il risultato è che la lettura non è mai un puro gesto mentale ma sempre vincolata alla sua consistenza materiale. Può piacere o può disturbare, certo non lascia indifferenti.
Claudia Zuino, Doppiozero
“Chi è in grado di vedere veramente ciò che ha dinanzi gli occhi? Non vediamo forse solo il riflesso dei nostri sogni o l’ombra dei nostri incubi?” è la prima domanda che ci fa lo scrittore a pag cinque di questo viaggio in mare che parte dal mito e punta dritto all’Io.
Alessia Gemma, Smemoranda
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