"Le lacrime affogheranno il vento. Io non ho altro sprone, a stimolare i fianchi dei miei progetti, che l’ambizione".
Il poeta W.H. Auden ha detto che eroi tragici di Shakespeare soffrono per “il morso cristiano dell’orgoglio: pur sapendo di non essere Dio, cercano di diventare Dio – una tentazione dalla quale nessuno di noi è immune”. Per loro i ministri d’assassinio sono pronti a svuotarli di ogni pietà e renderli sovrani di una natura ormai morta.
Ma c’è da chiedersi: tentando di equipararsi a Dio, questi eroi tragici raggirano veramente il corso naturale delle cose, o al contrario, sono sonnambuli che si muovono verso un’inesorabile richiamo a leggi biologiche da cui non possono sottrarsi?
L'iter delle teorie evoluzionistiche attorno al paradosso dell’altruismo offre l’occasione per esaminare il rapporto tra le nostre pulsioni etiche e le regole che sembrano governare la socialità in natura. Nel corso del Novecento, il biologo William Donald Hamilton ha riesaminato alcuni di questi temi reinterpretando il pensiero di Darwin. Il libro racconta la sua storia, quella dei suoi colleghi e oppositori, le novità che giungono dalla genetica degli ultimi anni. Il tutto con un occhio attento ai documenti inediti e al teatro di Shakespeare: costante contrappunto di una vicenda non priva di colpi di scena.